Rivoli: condivisione e ascolto

Senza ascolto e condivisione, nel nostro modo di intendere la Politica, non si costruisce il futuro di una Comunità, tanto meno si riesce ad amministrare bene una Città sfruttandone le potenzialità e immaginandone il futuro.

Un’amministrazione sorda verso i cittadini…

Purtroppo, in questi primi mesi dell’anno abbiamo dovuto constatare che l’attuale amministrazione non opera secondo questa modalità.

Continuiamo a ricevere lamentele di cittadini che faticano a ricevere risposte o a ottenere appuntamenti. Inoltre, molte realtà cittadine, dalle associazioni ai quartieri, dagli enti ai comitati, lamentano lo stesso problema: consulte solo sulla carta, i quartieri ancora in attesa della riapertura dei centri di incontro, le associazioni e gli enti che raramente trovano considerazione pur rendendosi disponibili a dare una mano in questa fase complicata.

Continuiamo a ricevere lamentele di cittadini che faticano a ricevere risposte

…e i gruppi consigliari

Come gruppo ci siamo scontrati con lo stesso problema: le nostre proposte anche se ragionevoli non sono state accolte. Emblematico è il caso dei punti vaccinali. Con gli altri gruppi di opposizione abbiamo proposto all’amministrazione di fare un ulteriore sforzo per individuare un altro punto vaccinale nel nostro territorio o di verificare con le realtà private (enti, aziende) se vi fosse la disponibilità ad accogliere nei loro spazi tale attività.

La proposta è stata purtroppo respinta adducendo la scusa che quanto possibile era già stato fatto e che le location dell’ospedale e del Castello erano sufficienti. A tal proposito vogliamo ringraziare il Castello di Rivoli, dalla Direttrice a tutto lo staff, per aver dato vita al progetto “l’Arte cura” anche nella nostra Città aprendo le stanze del Museo al punto vaccinale.

Intanto le tariffe aumentano

Un altro tema molto importante che ha impegnato la nostra attività è stato opporci agli aumenti tariffari (mensa, palestre, servizi cimiteriali, …) e all’esternalizzazione dell’asilo nido il Melograno.

Anche in questo caso l’amministrazione non ha voluto dare ascolto alle nostre proposte e considerazioni, ma soprattutto, non ha voluto dare ascolto a quanti dai genitori, alle insegnanti, ai sindacati avevamo sollevato perplessità e chiesto un approfondimento sul tema.

Le motivazioni sono sostanzialmente economiche: l’amministrazione spera nei prossimi anni di risparmiare (facendo pagare di più alle famiglie), ma, a nostro avviso l’operazione è molto rischiosa e, nel breve, i risparmi non ci saranno.

crediamo che le risorse impegnate nel settore dell’educazione e dell’istruzione siano un investimento sul futuro.

Noi vorremo che si investisse nell’educazione e nell’istruzione

Continueremo a vigilare sul tema anche perché, a differenza della maggioranza, crediamo che le risorse impegnate nel settore dell’educazione e dell’istruzione, a cominciare dalla fascia da 0 a 3 anni, non sono una spesa, o peggio un disavanzo economico, ma un investimento sul futuro.

Investimento, invece che lo Stato italiano farà nei prossimi anni usando i fondi europei: anche per questo motivo sarebbe stato più saggio aspettare nel fare questa esternalizzazione.