Prolungare la metropolitana da Cascine Vica a Rivoli

Sovente mi è stato chiesto un giudizio sull’operato della nuova amministrazione comunale rivolese ma ho evitato di esprimere opinioni sapendo che governare un’amministrazione pubblica è difficile e occorre tempo per vedere risultati concreti.

Tra sussulti e incredulità

Certo il 25 aprile ho avuto un sussulto quando il vice sindaco ha fatto sapere, con orgoglio, che a sentire l’inno dei partigiani gli è “andato di traverso” quello che stava mangiando. E quest’estate sono stato incredulo quando Sindaco e Giunta, in piena epidemia Covid, hanno annunciato con euforia l’apertura dei ‘Bagni Eugenio’ e ‘Lounge Bollani’ (Rivoli Beach).

Possibile che l’amministrazione attuale non conosca la storia e la specificità della nostra città o non sia interessata a studiarla e a capirla?

Possibile che l’amministrazione attuale non conosca la storia e la specificità della nostra città o non sia interessata a studiarla e a capirla?

Antonio Saitta

L’arrivo della Metropolitana a Cascine Vica parte da molto lontano

Oggi però ho letto un articolo sul notiziario comunale dal titolo “la metropolitana al centro della trasformazione di Rivoli”, firmato dal Sindaco, che mi ha sollecitato ad esprimere pubblicamente alcuni rilevi che sento il dovere di fare, anche perché la metropolitana nella nostra città è il frutto di un lungo impegno iniziato con le amministrazioni comunali da me guidate come Sindaco (1988-1995) e proseguito da tutte le amministrazioni successive e dai parlamentari del centro-sinistra.

Il Sindaco parte dalla constatazione che sono stati avviati i lavori per il prolungamento della metropolitana da Collegno a Cascine Vica (piscina Bonadies) e ignora totalmente che la metropolitana dovrà poi proseguire fino a Rivoli (diversi studi sono stati ormai fatti sulla collocazione della stazione finale) che tra l’altro è l’unico comune dell’area Ovest che non ha una ferrovia che lo colleghi velocemente a Torino.

il prolungamento della metropolitana da Collegno a Cascine Vica / dovrà poi proseguire fino a Rivoli

Antonio Saitta

Con la Metropolitana non cambierà solo la nostra città

La metropolitana fino a Rivoli ha l’obiettivo importante di drenare sul trasporto pubblico il traffico su gomma, solo in parte rivolese, che attraversa la città ed è causa di un forte inquinamento atmosferico (grande quantità di polveri sottili). Inoltre sarebbe l’unica modalità concreta per disincentivare l’utilizzo dell’autostrada del Frejus e della tangenziale (oggi congestionata e ulteriore fonte di inquinamento) per la mobilità locale.

Le risposte a queste osservazioni mi sono arcinote, sono le stesse di quando si discuteva (circa venti anni fa) di fare la linea 1 della metropolitana: mancano i soldi, l’investimento non sarebbe produttivo perché non è detto che gli utilizzatori della metropolitana aumenterebbero, etc., ma come allora questi problemi si possono risolvere. Non è facile ma si può!

ci sono temi di zona, relativi alla Città Metropolitana o alla Regione, ci sono problemi che necessitano di risposte o interventi di natura nazionale

Antonio Saitta

Un’opportunità da cogliere…

A questo proposito segnalo agli amministratori comunali rivolesi un’opportunità irripetibile. Il 16 settembre il governo ha trasmesso al Parlamento la proposta di linee guida per accedere alle risorse europee del Recovery Fund che per l’Italia sono 209 miliardi.

Il prolungamento della metropolitana da Cascine Vica a Rivoli rientra perfettamente nei criteri europei e nazionali.

Antonio Saitta

Il documento indica come priorità gli investimenti in infrastrutture per la mobilità con l’obiettivo di favorire l’intermodalità tra i diversi sistemi e le diverse reti di trasporto nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale. In sostanza gli investimenti che saranno finanziati con i soldi europei dovranno contribuire a ridurre drasticamente le emissioni di gas clima-alteranti.

Il prolungamento della metropolitana da Cascine Vica a Rivoli rientra perfettamente nei criteri europei e nazionali.

L’Amministrazione deve però attrezzarsi e non perdere tempo per concorrere ai finanziamenti europei, e un ruolo decisivo verrà svolto dalla Regione Piemonte che molto probabilmente farà una selezione dei progetti da presentare al governo.

…ma non per costruire grattacieli

Ancora nell’articolo sopra richiamato, il sindaco coglie l’opportunità della metropolitana a Cascine Vica e annuncia la volontà di avviare nella zona della stazione un piano per costruire nuove residenze (grattacielo) e servizi commerciali (centro commerciale).

Poiché però la zona interessata ha già una forte densità edilizia, ritengo che occorra invece dedicarsi prevalentemente al potenziamento della viabilità di accesso a e alla creazione di parcheggi sufficienti, che è già un compito complesso dato che la dimensione dell’area è limitata.

Eviterei in quella zona nuove abitazioni che aumenterebbero ulteriormente il traffico; inoltre l’idea di realizzare un centro commerciale mi pare proprio un modo per mettere totalmente in ginocchio il sistema commerciale rivolese che è già debole.

ritengo che occorra invece dedicarsi prevalentemente al potenziamento della viabilità di accesso a e alla creazione di parcheggi sufficienti

Antonio Saitta

NO A MODIFICHE DEL PIANO REGOLATORE

L’obiettivo principale dichiarato dal Sindaco è che la metropolitana è l’occasione per far crescere i residenti a Rivoli “oltre alla soglia dei 50.000”.

Trenta anni fa la mia amministrazione decise di compiere una scelta proiettata al futuro: impedì l’occupazione di ulteriore terreno agricolo e di pregio ambientale con l’obbiettivo di qualificare la città dal punto di vista ambientale e quindi di qualità della vita.

Antonio Saitta

Traduzione: la metropolitana è la leva per modificare il piano regolatore comunale e consentire nuove costruzioni, pur essendo noto che sono migliaia gli alloggi sfitti nella nostra città.

Trenta anni fa la mia amministrazione decise di compiere una scelta proiettata al futuro: impedì l’occupazione di ulteriore terreno agricolo e di pregio ambientale con l’obbiettivo di qualificare la città dal punto di vista ambientale e quindi di qualità della vita.

Fu una scelta coraggiosa perché anche allora la lobby del mattone era forte e oggi, con il cambio dell’amministrazione, tenta di diventare protagonista. Per essere chiari, la modifica del piano regolatore consentirebbe di costruire ville o villette nelle zone attualmente agricole (esempio Bruere e Tetti Neirotti), nella collina di Monsagnasco e nella collina e precollina Morenica.

Sappia però l’amministrazione comunale che negli ultimi anni la sensibilità dei cittadini alle questioni ambientali è notevolmente aumentata rispetto al passato e che l’opinione pubblica è molto più vigile.

Antonio Saitta

È possibile che la politica territoriale di questa amministrazione sia più interessata all’edilizia anziché all’urbanistica, così come è avvenuto e avviene in alcuni piccoli comuni vicini a Rivoli? Sappia però l’amministrazione comunale che negli ultimi anni la sensibilità dei cittadini alle questioni ambientali è notevolmente aumentata rispetto al passato e che l’opinione pubblica è molto più vigile.